Nato a Castellamonte (TO), il 27 luglio 1886, da Giovanni e Chiara delle Piane, Camillo Norcia si laurea in medicina, a Torino, il 15 Luglio 1911. Partecipa alla guerra di Libia (1911-1912), in qualità di sottoufficiale sanitario. Nel 1913-1914 è assistente presso l’Ospedale di Pordenone. Dal 1914 al 1920 è medico condotto nel comune di Pellio Intelvi (CO).
Scoppiato il primo conflitto mondiale, nel maggio del 1917 è richiamato alle armi. Presta la sua opera come sottotenente medico di complemento nel 91° reggimento di fanteria del Regio Esercito. Il 24 settembre del 1917, presso Cambresco (l’odierna Kambrešco, nelle valli del Natisone), mentre in prima linea soccorre un ferito, viene colpito gravemente da una granata alla testa, all’orecchio, alla schiena e alla spalla destra. Gli viene concesso il distintivo d’onore di mutilato di guerra.
Nel ’18 si specializza in Oculistica e frequenta lezioni di Microbiologia applicata all’Igiene e alla Clinica (Igiene e Patologia coloniale) e di Patologia e Clinica dermosifilopatica, entrambi presso la Regia Università di Napoli. Dal 1921 è medico condotto a Vinovo (TO), dove rimane fino al febbraio del 1926, quando dà le dimissioni. Giunge, nello stesso anno, a Pettinengo (allora ancora in provincia di Vercelli).
Il 14 febbraio del 1926 viene nominato medico condotto interino del consorzio sanitario di Pettinengo-Selve Marcone, e poco dopo si trasferisce a Pettinengo. Il 20 marzo del 1926 si sposa con Lucia Macario. Il 20 aprile del 1933 ottiene la croce di Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia.Divenuto medico condotto e ufficiale medico di Pettinengo, abita per alcuni anni nella casa patronale di Cristina Miniggio e della sorella, in via Bellia, mentre si fa costruire la nuova abitazione vicino alla chiesetta di San Sebastiano, che si affaccia sulla vallata di Zumaglia.Muore, attorniato dai famigliari, nel 1979.